venerdì 3 febbraio 2023

Anne Rice

 


Buongiorno lettori, 
oggi mi voglio collegare a delle voci di corridoio che ormai sono praticamente conferma.

Il produttore Mark Johnson ha svelato di avere in fase di sviluppo altre serie basate sui Fantastici (sì, ok, sono di parte perché innamorata persa di tutti i suoi scritti) libri della Regina dei Vampiri: Anne Rice.

Ma perché i vampiri di Anne Rice sono così belli, dannati, amati?
La risposta viene dallo stesso Mark: perché sono umani.

I vampiri di Anne Rice erano, come da buona tradizione, umani vittime di trasformazioni.
Alcune volte volute, altre meno.
Ma umani.
Rice è proprio qui che fa la differenza, si parla della sofferenza degli immortali.
Il lato oscuro dell'immortalità.
La perdita dell'amore, dell'amicizia, della famiglia, il non invecchiare, il non crescere mai.

I suoi vampiri sono oscuri sotto mille e più punti di vista, perché hanno l'oscurità tipica del vampiro ed il macigno della condanna eterna.


Ma parliamo della serie:
correva l'anno 2020 quando venne comunicato l'acquisto dei diritti di ben 18 romanzi di Anne Rice, da parte di AMC Networks.

Le riprese invece sono avvenute tra fine 2021 e prima metà del 2022.
Il primo trailer ufficiale è datato 8 settembre 2022 e la serie vede il suo esordio un mese dopo.

                                                  Trailer ufficiale "Intervista con il vampiro"



Anne Rice, ahinoi, è ricordata principalmente per "Intervista con il vampiro" romanzo reso ancora più famoso dalla trasposizione cinematografica con attori del calibro di Brad Pitt - Tom Cruise - Kirsten Dust - Christian Slater e Antonio Banderas (che dal 1994 disturba i miei sogni con la sua versione capellona).

no, non scherzo.

 
Tutte le volte che lo vedo mi sento un "ma perché" che oscilla tra risate e incubi.
Un bipolarismo Banderasato.
Non si può vedere. 
Non si poteva vedere allora e non riesco a vederlo manco adesso.
MA torniamo a cose serie e lasciamo il parlatore di Rosita (scherzi a parte, è un grande attore) nel cassetto degli anni 90.

Dicevo, Anne Rice è principalmente conosciuta per questo tra i nuovi lettori ma, con 100 milioni di copie vendute, è una delle autrici di horror più vendute al mondo; i suoi protagonisti sono principalmente vampiri e streghe.

Personalmente, Anne Rice è stata la mia autrice dell'adolescenza, Lestat mi ha accompagnato per tutta un'estate e da lì non sono più riuscita a lasciare lui e soprattutto lei.
In libreria ho quasi tutti i suoi libri (quelli in versione economica perché da buona adolescente, ok leggere ma le copertine rigide riducevano drasticamente il mio budget) e allora volevo provare a parlarvi un po' di loro.

Avete presente Mercoledì Addams? ecco, diciamo che ora è una moda, ma da più giovane  (quando esistevano ancora le mezze stagioni) io ero soprannominata proprio così.
Pane, Addams, Tim Burton, Vampiri e Nani facevano parte del mio menù quotidiano.
Una vita "Paint in Black".

Ma continuiamo.

Parliamo un attimo dell'autrice Anne Rice.
Nasce nel 1941 a New Orleans.
Nella sua carriera come scrittrice, ha usato anche gli pseudonimi Anne Rampling e A.N.Roquelaure.
Si dichiara atea convinta per oltre 40 anni.

Per il vampiro Lestat, si è ispirato a suo marito Stan Rice prematuramente morto di cancro nel 2002.

Probabilmente proprio questo ha portato al suo "diventare un'altra" (come lei stessa dichiarato), abbandona i vampiri e inizia la scrittura di romanzi storico- religiosi proprio a sottolineare il suo cambio di direzione spirituale e riavvicinamento alla fede cattolica.

Nel 2010 si distacca nuovamente dalla Chiesa cattolica anche se continua a definirsi credente.

Ma parliamo del suo piccolo enorme tesoro letterario. 
Non solo di  "Intervista con il vampiro" ma della serie "Cronache dei Vampiri".
Lo so, scorrere tutte le trame per arrivare magari a quella che ci interessa è lungo e noioso, ecco perché la facciamo più veloce.
Se cliccate sui titoli, leggerete le trame singole.

"Cronache dei Vampiri" vanta la bellezza di 13 titoli:
- "Intervista con il vampiro" - 1976
- "Scelti dalle tenebre" - 1985
- "La Regina dei Dannati" - 1988
- "Il Ladro di Corpi" - 1992
- "Memnoch il diavolo" - 1995
- "Armand il vampiro" - 1998
- "Merrick la strega" - 2000
- "Il Vampiro Marius" - 2001
- "Il Vampiro di Blackwood"-2002
- "Blood" - 2003
- "Il Principe Lestat" - 2014
- "Prince Lestat and the Realms of Atlantis" - 2016
- "Blood Communion: A Tale of Prince Lestat" - 2018


Letti tutti? No, lo ammetto. Gli ultimi 3 mancano alla mia lista personale, ma gli altri sono una valanga di cuori neri.
Come accennato per le copertine, durante le varie ripubblicazioni, sono state modificate ma, da buona nostalgica, ho deciso di mettere quelle che ho io in libreria.
Sì, le prime sono bruttine, ma sono le mie bruttine, sono troppo affezionata a loro per mettere la versione più recente e meno trash.
E qui sto parlando solo del ciclo "Cronache dei vampiri", perché citare proprio tutte le serie veniva una cosa eterna (e la lunghezza di questo articolo già non scherza).

Personalmente, per motivi diversi ma simili, ho adorato anche i libri delle serie:
 "Nuove cronache dei Vampiri" (2 volumi) 
"Le streghe Mayfair" (3 volumi).

Se siete innamorati della figura dei vampiri, i libri di Anne Rice sono un must-read.
I vampiri moderni, volenti o dolenti, devono ringraziare prima di tutto Stoker e successivamente proprio la Rice.

"Intervista con il vampiro"
Pagine 338



Trama:
«Il male è sempre possibile. E il bene è eternamente difficile.» 
Una stanza buia. 
Un registratore acceso. 
Un giornalista. 
E un vampiro. 
Da quasi due secoli, ormai, Louis de Pointe du Lac non è più un uomo: è una creatura della notte, e ha tutta la notte a disposizione per convincere Daniel, il giornalista, che la storia che gli sta raccontando è vera. 
Così come è vero il suo volto, tanto pallido ed esangue da sembrare trasparente, di una bellezza soprannaturale e per sempre cristallizzata. 
Louis racconta di come abbia ricevuto il dono (o forse la maledizione?) della vita eterna proprio quando non desiderava altro che la morte. È il 1791, è un’altra New Orleans, e Louis, in seguito al suicidio dell’amatissimo fratello, vorrebbe soltanto seguirne il destino. 
Ma la seduzione del dono oscuro è potente, specialmente se ha i modi, la voce e l’aspetto di Lestat. Sensuale e affascinante, crudele e allo stesso tempo capace di profonda commozione, Lestat ha bisogno di Louis tanto quanto Louis ha bisogno di lui. 
Quando infine, dopo anni di scorribande notturne, Louis sta per decidersi ad abbandonare Lestat, questi gli fa il regalo più grande: Claudia. 
Una bambina di appena cinque anni, in fin di vita, che solo il dono oscuro può salvare. 
L’unico peccato che il sacrilego e irriverente Lestat non si può permettere: creare una vampira di soli cinque anni. 
Una vampira bambina, che non crescerà mai. E sarà l’inizio della fine.

🤍Etica della recensione

 Quante volte mi è capitato?! Più di quante mi piaccia ammettere. Pensare una recensione è fin troppo facile. Scriverla? Già più complesso. ...